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O Signore,

ascolta

la mia preghiera,

e il mio grido

giunga sino a Te..


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POESIE DELLA
SETTIMANA SANTA
Come è clemente

un padre verso i figli,

così è clemente

il Signore

con chi lo teme.





ARTE, POESIA E RIFLESSIONI RELIGIOSE







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Poesie della SETTIMANA SANTA

Festa delle Palme

Emerge tra la folla
un vociare allegro di bambini,
con rami di palme nelle mani
gridano festanti:
"Osanna al figlio di David!
Benedetto Colui che viene
nel nome del Signore!
Osanna, Osanna...
".
Simile a un uomo
seduto su un puledro d'asina
il "Re d'Israele"
si lascia acclamare
sorridendo alla loro innocenza.
Passa altero,
ma la sentenza futura è già scritta,
bruciante di realtà:
passione e morte l'aspettano
all'angolo della strada.
Ma il trionfo dell'Amore
si concluderà con la Pasqua Gloriosa.
Sarà Maria di Magdala
a dare al mondo l'annuncio
della sua Resurrezione.
Il vociare festante dei bambini
intanto continua...
"Osanna al figlio di David!
Benedetto Colui che viene
nel nome del Signore!
Osanna, Osanna...
".

(Maria Damonte)

La Tua croce

- Quanto pesava la Tua Croce, o Gesù?
Quanto sangue scorreva dal Tuo corpo divino?
Il capo coperto da quante spine?
A cosa pensavi quando cadevi
sotto quel peso che non sopportavi?
Dove guardavi coi Tuoi occhi bagnati
di lacrime e sangue,
Gesù, chi guardavi? -

- Era troppo pesante quella Croce per Me,
i peccati del mondo reggevo per voi.
Soltanto l’amore, immenso e profondo,
Mi ha dato la forza per salvare voi,
uomini ingrati, ma che sempre amo,
perché siete figli anche voi di Mio Padre.
Di quanti peccati vi siete macchiati!
Miei figli diletti, non Mi avete amato!
Il sangue scorreva dal petto e dal cuore,
ogni spina affliggeva con grande dolore.

Quando portavo la Croce in salita,
cadevo in ginocchio, non chiedevo pietà.
Speravo sempre che il Mio gran dolore
fosse salvezza per l’umanità.
Mi avete offeso, picchiato, straziato,
Mi avete appeso a una Croce di legno:
facevano male quei chiodi di ferro
e Mi straziavano l’animo e il cuore.
A chi pensavo sulla Croce di legno?
A voi, figli Miei; a Te, Madre Mia.

Madre, anche Tu hai portato la Croce,
pesante davvero è stata per Te.
Madre, piangevi trafitta nel cuore,
Ti avevano ucciso il Tuo Grande Amore.
L’ultimo sguardo rivolto a Te:
“Ecco, Giovanni, Questa è Tua Madre,
seguila sempre, non lasciarla mai sola”.
A voi, figli Miei, perdono di cuore.
Perdonali, Padre, chè non san quel che fanno.-

 - O Gesù mio, dov’era Tuo Padre,
dov’erano gli Angeli del Paradiso,
mentre soffrivi e portavi la Croce
per noi peccatori, Tuoi figli ingrati?
Dov’ero io, che Ti avrei aiutato
a portare il peso dei nostri peccati? -

- Figlio diletto, che Mi vuoi consolare,
è bello l’amore che provi per Me.
Io ti ringrazio, ma quel peso ingrato
lo porto da Solo per tutti voi:
è troppo pesante, è troppo umiliante.
A Me solo basta che nel nome Mio,
voi sempre vi amiate e preghiate Me,
il Padre Mio e la Madre celeste,
Che mai v’abbandona ed è sempre con voi.
Chiedete perdono dei vostri peccati,
in ginocchio pregate e parlate con Me:

vi ascolto sempre, sempre vi amo,
le Mie braccia in Croce
sono aperte per voi.
Vi accolgo tutti,
e a tutti perdono,
perché sono Padre
e il Mio cuore vi dono. -

(Antonio Buscema)

Venerdì Santo

 

Non per il cielo illividito e greve,
né per il vento imbufalito al piano,
o per il tremito cupo e lontano,
che si propaga nella Parasceve

da mezzogiorno fino all'ora nona,
io mi nascondo; ma per questo ignavo
vagar nel nulla e reputarmi bravo,
mentre agonizza il cuor di Chi perdona.

È un'onta immensurabile per noi,
che passiamo veloci e non vediamo
qual nube o gorgo ci riserba il poi:

noi, che la fronte altera solleviamo
come schiatte invincibili d'eroi,
ancor che il grido dalla croce udiamo.

(Enzo Ramazzina)

 
P A S Q U A
Si è appena spento l' Osanna...
festoso dei bambini,
piangono ora i rami di palme,
inermi si seccano
e la terra raccoglie quel pianto.
Cantano le delicate violette
di primavera,
con bassi toni,
la sinfonia del
"Miserere";
l'albero d'ulivo si piega
per non divenire
albero della croce.
L'odio fa urlare
animi roventi,
che si accaniscono
contro un innocente.
Venduto per trenta denari,
processato, deriso, crocifisso,
privato della Sua Regalità
Gesù sale il Calvario.
Sulla fronte una corona di spine
fa scendere gocce di sangue
dalla carne lacerata;
al vedere quel Figlio martoriato
trabocca di pietà
il cuore della Madre Addolorata.
Sul Calvario
abbracciando " l'Estremo Sacrificio "
Gesù muore per gli uomini
di tutti i tempi.
Geme il creato per l'evento doloroso
della Sua Passione.
Ma ... il primo giorno
dopo il sabato
troveranno vuoto il sepolcro.
Egli non è più lì,
è Risorto,
per essere vivo
in ciascuno di noi.

(Maria Damonte)

Tempo di PASQUA
Oggi ancora
risuona quel grido:
"E' risorto!"

Ed un canto
c'invade
nella luce di questo giorno,
e rende il cuore leggero.

Ed è festa con Cristo
che vince le tenebre.

Morte e vita
s'incontrano
per noi,
destinati a finire.

Ed è ancora speranza
di risorgre nuovi,
finalmente rinati,
dall'acqua e dal fuoco,
in cammino verso Te,
Signore.

(Fernando Filanti)

Resurrezione
Volava di ramo in ramo
la rondine agitata
nel vedere quell'uomo
sulla croce martoriato.
Gente ostile si muoveva
attorno a quella croce,
solo a pochi quel corpo sanguinante
faceva compassione.

Bella, d'un pallore sepolcrale
la Madre sua,
con altre donne e con Giovanni,
gli era accanto
per raccogliere sospiri, gemiti
e le ultime parole
con occhi pieni di pianto.

Trattenendo un dolore traboccante
loro erano lì,
fino all'ultimo respiro,
fino ad averlo
tra le braccia sanguinante,
fino a quando la pietra sepolcrale
pareva chiudersi per sempre.

Ma quando al mattino
Maria di Magdala
racconterà ai suoi d'averlo visto,
si è fatta luce attorno:
Gesù, come aveva predetto,
è Risorto.

Per questo la gioia
della Pasqua
si rinnova ogni anno
nel cuore d'ogni credente,
che esulta cantando
con fervore di spirito":
"Alleluja! Alleluja!"

(Maria Damonte)

CRISTO È RISORTO P A S Q U A

Vorrei capire i segnali della Croce,
la delusione
dei discepoli di Cristo,
le parole di tristezza
e di sgomento e il turbamento
che ha coperto tutto il mondo;

e poi la gioia
per colui che è Risorto,
e l'esultanza
per lo Spirito che vince
sulla morte che segnala
il Suo trionfo

ed è l'aprirsi a nuova vita dei fedeli
nell'attesa che Lui venga a ritrovarci.

(Gilberto Antonioli)

Ricami
improvvisi
di luce
nel seno della notte,
germogli
di vita
nascosti
nell’ “Ora”
del mistero.

Ed è
ancora Pasqua.

(Fernando Filanti)






PENSIERO


La sofferenza dei mali fisici e morali

è la più degna offerta che puoi fare

a Colui che ci ha salvato soffrendo.

(San Padre Pio)



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CANTICO DELLE CREATURE ESORTAZIONE
di S. Bernardo
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